martedì 22 luglio 2008

LO VOGLIAMO DAVVERO PORTARE A CASA?

Secondo me si. Secondo me stavolta ce lo portiamo a casa.
Dopo la partita che ho visto ieri sera non posso pensare ad altro, questo torneo ce lo dobbiamo portare a casa. Commoventi, i ragazzi scesi in campo ieri sera.
E' stata finalmente l'impresa che tutti sognavamo, sconfiggere in semifinale una squadra ottima, forse meglio attrezzata ma dotata senza ombra di dubbio di minor Garra.

Perchè poi mi rendo conto di sembrare retorico, che alla fine non siamo in finale di coppa del mondo, che in fondo è solo un torneo di calcetto al motovelodromo. Però c'è l'orgoglio di poter affermare di essere stati, per adesso, più forti di 23 squadre iscritte un mese fa. C'è l'orgoglio di aver vinto 5 partite e di averne persa solo una, fra l'altro contro la formazione spazzata via dalla rabbia shutomitica ai quarti di finale.
Devo essere sincero, prima del fischio iniziale ero molto preoccupato vedendo scaldarsi gli avversari, scoprendo che qualcuno di questi proveniva addirittura da giovanili di squadre di serie A. Dopo 5 minuti di partita però l'ottimismo si è fatto largo a spallate vedendo gli arancio-neri sfoderare una partita inizialmente solo eccellente. Eccellente per quantità di gioco espresso e soprattutto per la perfetta fase difensiva. Sì perchè i rischi corsi dall'ottimo Misterwolf sono tutto sommato pochi, considerando la potenza di fuoco degli attaccanti avversari. E in questa situazione si sveglia dal torpore, dal lungo letargo, un piccolo cavallo bianco. Con le ali e l'unicorno. Tre incornate e il risultato si fissa sul 3-1. Risultato che è destinato a rimanere invariato per molto tempo, fino agli ultimi, concitatissimi momenti del match. Ed è qui che si decide la partita, è qui che si concretizza il sogno.
Mancano 4 minuti, e il Brescia riduce lo svantaggio: 3-2 e partita a rischio. Perchè i ragazzi del Brescia ci credono, premono, sono 4 minuti d'inferno. Si aprono gli spazi in contropiede e la partita diventa bellissima. Miracolo del portiere sul Puma Felpato, scatenato capitano che subisce molti falli preziosi e mantiene sapientemente il possesso palla con il suo classico gioco di suola.
E fu qui, nella leggenda shutomitica, che si fa largo la Vecchia Guardia. Uno dei fondatori, un pioniere, un piccolo grande essere umano decide di tagliare verso il centro dell'area avversaria dopo l'assegnazione di un corner. E' il minuto 23 della ripresa, ne mancano 2 alla fine della partita. Il Puma Sapiente vede il taglio, la difesa è fuori causa. Un rigore in movimento.
Piatto destro, il portiere non ci arriva.
A un minuto e quaranta dalla fine, la partita è finalmente chiusa. A nulla vale il gol del 4-3 a 40" dalla fine, per i ragazzi del Brescia è evidentemente troppo tardi. Brescia è lontana, al motovelodromo si gioca in casa nostra, a casa del Presidente. E a casa mia non si viene per vincere facile, neanche se hai giocato nel cazzo di Brescia.

E adesso andiamo a portarlo a casa.

PAGELLA

Premessa: senza retorica, credo di non risuscire a dare dei voti oggi. Per son davvero tutti 10, dal primo all'ultimo e non per affetto, ma per tutte le prestazioni viste in campo.

Misterwolf: è il nostro portiere. E' il portiere della squadra approdata in finale. Resta quindi ancora da vedere se potrà diventare il portiere più forte di tutti, o solo il secondo. Io ci credo, Mister. Fagli vedere l'orgoglio del Tavoliere. Fagli vedere che non sei qui per caso.

Tralli: incredibile. Deve marcare costantemente a uomo il giocatore più pericoloso degli avversari, probabilmente il più periocoloso di tutto il torneo, alla fine dei conti. E lo annulla. E d'ora in poi quando qualcuno gli sussurrerà nell'orecchio "ppssst, occhio a quello, ha giocato nel Brescia" potrà rispondergli con la massima tranquillità "pssst vecchio, io ho giocato nello Shutomiss...."

Cicci: il fiore all'occhiello, "l'acquisto dell'anno" titolava la gazzetta di un mese fa. Si trasforma in un lavoratore instancabile, un lottatore abraso da un ciccione pelato maledettamente assomigliante a Lawrence "Palla di Lardo" di Kubrikkiana memoria. A cui volevo ricordare che solo finocchi e marinai si chiamano Lawrence. E io non ho visto imbarcazioni al motovelodromo. Voglio vedere quanto vale Giovedì, la sua partita.

Robert: che dire. Nell'immensità della prestazione di squadra ha il merito di metterci la zampa proprio in quel momento, proprio lui. Una prestazione magnifica, impreziosita da quella perla. Come se Costacurta avesse fatto gol in Intercontinentale al 90'. Sei grande Rob, ci hai fatto scattare tutti in piedi come ad un gol della Nazionale.

The Horse: il risultato finale è di 4-3. Senza di lui come sarebbe finita? Segna i primi tre gol Shutomitici con una freddezza da professionista. Tenta un altro gol del secolo con una palomba morbida che non lascia scampo al (bravissimo) portiere avversario, trovando però solamente un legno. E' il re incontrastato della serata, forse addirittura il migliore in campo. C'è molta rabbia per l'infortunio patito nel finale. La caviglia è gonfia, staremo a vedere. Lo Shutomiss-FarmaciaFantini-Lab sta lavorando per recuperarlo in tempo per la finalissima.

Slash: timori reverenziali: zero. Entra in campo ed entra immediatamente in partita col piede giusto, insidiando diverse volte la difesa avversaria con il suo passo cadenzato caratteristico. Fa parte dei ragazzi, è ufficialmente uno dei ragazzi. E sarà comunque difficile rimpiazzarlo per la finalissima, che lo vedrà distante dal rettangolo verde per cause vacanziere. E lo vedrà distante anche dalla meravigliosa tavolata.

Il Puma Felpato: è il capitano di una grande squadra, sta diventando una bandiera. Sgomita, si lamenta, prende calci, tira punizioni, urlicchia, si prende un'ammonizione per proteste (legittime) come da copione. Il portiere gli nega la gioia del gol per un paio di volte. La seconda, soprattutto è frutto di un grande recupero di Trallo, gran tiro diretto sotto la traversa, gran parata in uscita con colpo di reni. E' fondamentale quando fa prendere il fiato a tutti con quell'irritante (per gli altri) possesso palla spalle alla porta. Sapiente, esperto e continuo. Grazie anche a te Puma, per aver portato la squadra in vetta.

A.D.V., Mastro Mugnaio, Andy Ray, Johnny, Stef: Staff tecnico, giocatori infortunati, tifosi di gran lusso. Un Entourage d'eccezione, emozioni in panchina. Tutti a saltare per i gol di Furia e il golletto di Robert. Da sottolineare l'emozione dipinta sul volto dell'Amministratore Delegato a fine partita, sono cose commoventi.

In sintesi:


noi siamo i ragazzi (nonostante la qualità della foto)


IN FEDE,

The Final Prez

1 commento:

Anonimo ha detto...

siamo giunti alla fine.
cmq vada è stato un successo,cmq vada siamo stati bravissimi,cmq vada per me è stato un onore e un piacere,ed un'esperienza che spero si ripeti.

siete stati grandi ed è stato grande giocare con voi,mi piange il cuore a non esser con voi, a non esser a tifare esultare e soffrire con voi oltrechè a non giocare, e ovviamente a non esser presente x la tavolata.

sarò comunque lì con mente e cuore,che con l'impegno,la rabbia,la voglia e l'umiltà son ciò che ho sempre cercato di mettere a colmare le lacune fisiche e tecniche.

grazie a tutti, e in bocca al lupo.